Per chi come me ha a cuore che il rilancio delle zone periferiche si traduca dalle parole ai fatti, la presentazione del Masterplan della Leventina
rappresenta un importante passo nella giusta direzione. Dare vita a questo strumento significa infatti assicurare maggiore efficienza ed efficacia
nella realizzazione dei progetti sul territorio. Mi spiego. Tutti i Comuni della Leventina stanno portando avanti progetti di diversa entità. La loro messa in rete e il coordinamento assicurati dalla gestione attaverso il Masterplan permetterà non solo di ragionare a livello più regionale, ma anche di concretizzarli con rapidità, evitando doppioni.
L’idea di portare avanti una sinergia tra enti pubblici di una stessa regione (come appunto la Leventina) è stata per troppo tempo tenuta chiusa in un cassetto, ma da quando i Comuni faticano maggiormente a livello finanziario rispetto al passato, l’idea si è rapidamente trasformata in esigenza. Non a caso, negli ultimi anni il discorso del coordinamento regionale tra progetti in Leventina è stato rilanciato attraverso contatti regolari tra sindaci e municipali PLR e ora trova il proprio sbocco nel lancio del Masterplan.
Le ristrettezze economiche che gli enti pubblici delle zone periferiche stanno sempre più affrontando in questi anni impongono questo genere di collaborazione, perché – va pur detto – la concorrenza con le Città polo esiste. Basti pensare al potenziale d’attrazione per attività economiche, culturali, turistiche o industriali. Senza una messa in rete e una sinergia strutturata da un Masterplan, per regioni come la Leventina (ma anche molte altre), la partita sarebbe persa in partenza. Anche per quanto riguarda l’obiettivo di attirare nuovi abitanti sul territorio, famiglie in special modo.
L’esempio più concreto in questo momento per quanto riguarda la necessità di collaborare in Leventina è certamente rappresentato dalla ferma volontà di garantire il futuro della linea ferroviaria di montagna del San Gottardo. La ferrovia dovrà infatti rappresentare anche in futuro la spina dorsale dei progetti che stanno nascendo e nasceranno attorno alla via storica del San Gottardo, magari partendo da una candidatura
a bene culturale dell’UNESCO, un riconoscimento che rappresenterebbe il tassello fondamentale per assicurarne il futuro come linea turistica, ma anche di trasporto locale.
Attualmente il lavoro in collaborazione con la Südostbahn sta iniziando a dare i suoi frutti, anche grazie al nuovo orario che ha migliorato la frequenza dei servizi (che andranno ancora migliorati per quanto concerne il collegamento postale dei Comuni con le stazioni ferroviarie). Sarà quindi importante proseguire in questa direzione, con il Masterplan e il treno quali catalizzatori di progetti sull’intero territorio leventinese.