COVID - Pensiero PLR Faido

Intervento a carattere riflessivo del gruppo PLR Faido durante la seduta di Consiglio Comunale dell'8 giugno 2020.

Egregio signor Presidente,
Egregio signor Sindaco, egregi signori Municipali,
Gentile segretaria comunale, stimate colleghe e colleghi di consiglio comunale,

è da parecchie settimane che non siamo riusciti ad incontrarci a causa del corona virus. Fortunatamente a partire dal 6 di giugno 2020 siamo entrati nella cosiddetta fase tre, fase in cui le autorità federali e cantonali ci permettono rispettando le misure di igiene e le distanze sociali, di avere degli incontri in presenza con più di 5 persone, questa fase è anche quella di maggiore allentamento, in cui si dà avvio ad una serie di misure economiche e sociali per un graduale rientro ad una non meglio normalità.

Ma facciamo un passo indietro, era il 26 febbraio 2020, la nostra l'ultima occasione di ritrovo informale, dove in qualità di autorità comunali siamo stati invitati al pranzo con i nostri anziani… ma è stato anche in coincidenza con il giorno del primo contagiato ticinese da corona virus. Da quel 26 febbraio ad oggi sono trascorse solo 15 settimane o meglio 104 giorni, che hanno modificato in modo indelebile la nostra società ed il nostro paese.

Mai avremmo immaginato, che quanto succedeva a migliaia di chilometri di distanza, ci avrebbe toccato in modo così drammatico e profondo, anche nella nostra comunità.

E qui permetteteci di rivolgere un pensiero, a tutti coloro che hanno sofferto maggiormente a causa di questa brutta malattia, che sono stati toccati negli affetti, privati per sempre dei loro cari o per coloro che hanno sofferto le conseguenze di questa brutta malattia. A tutti loro va il nostro sentimento di vicinanza e attestazione di solidarietà.

Sono state settimane molto intense a più livelli, la sanità in primo luogo, dove donne, uomini, medici, infermieri e personale sanitario sono stati impegnati fin dal primo giorno con grande sforzo e spirito di sacrificio. Chiamati ad affrontare un male oscuro di cui ben poco si conosceva, giornate intense, cariche di incertezza e di paura. A tutti loro va il nostro più profondo grazie.

Ci siamo resi conto dell'importanza delle nostre strutture sanitarie e della loro organizzazione. Cosi come anche del valore della struttura sanitaria di Faido, e qui penso a tutti coloro che nel corso degli ultimi anni si sono battuti per fare in modo che rimanesse in essere. Anche a loro, a posteriori, va il nostro più sentito grazie.

Così come ringraziamo tutti coloro che sono stati chiamati da subito a impegnarsi per le persone più fragili nelle case anziani. A chi che si è prodigato a garantire la spesa a domicilio ai nostri anziani e, a coloro che hanno mantenuto i servizi di base efficienti, pronti a rispondere alle necessità del momento. L'energia, gli alimentari, la polizia, i trasporti, ed il fondamentale settore primario ed altri servizi di base. Così come tutti coloro che in un modo o nell'altro ci hanno assicurato dei servizi, con il loro senso del dovere e di responsabilità, affinché la nostra comunità potesse vivere normalmente questa anormalità.

Ci rendiamo conto dell'importanza di questi servizi e di quanto siano fondamentali, solo in loro assenza o nella loro precarietà. E su questo tema, ci siamo resi conto, di quanto la politica debba correggere determinate scelte fatte ispirandosi unicamente in termini globali, piuttosto che locali.

In 104 giorni politicamente sono successe diverse cose che hanno modificato il nostro agire e l'agire della collettività. Privandoci in primis di uno degli elementi fondamentali, quale la nostra libertà. Abbiamo provato cosa vuol dire non poter uscire di casa, essere privati di certezze che fino al giorno prima erano scontate.

Alcune di queste scelte hanno fatto discutere la popolazione per la loro determinazione, altre sono state comprese in ragione della situazione venutasi a creare.

A posteriori è, e sarà facile criticare, ma crediamo che in queste circostanze è stato giusto ragionare in termini di rapidità e chiarezza, così come hanno fatto le nostre autorità, dal Consiglio di Stato ai loro funzionari, come ad esempio per le decisioni sulla sanità e sulla scuola, così come anche le nostre autorità locali che hanno agito di conseguenza in relazione a quanto era in corso.

Le nostre massime autorità cantonali hanno dimostrato coraggio, coesione e responsabilità. A loro va il nostro grazie per quanto hanno fatto. Soprattutto di aver fatto comprendere alla Berna federale che la situazione che stavamo vivendo in Ticino era ben diversa da quella percepita e vissuta dai nostri compatrioti che vivevano a nord delle alpi.

Le misure finanziarie introdotte dalla Confederazione in queste ultime settimane hanno certamente aiutato in parte coloro che sono stati coinvolti da questa chiusura forzata, penso ai nostri piccoli medi imprenditori, gli indipendenti e a tutti i lavoratori delle categorie professionali che sono stati coinvolti. Con questi aiuti sono riusciti solo in parte a superare questa prima fase.

Oggi pensiamo anche a tutti coloro che non hanno potuto o voluto far capo alle fonti di sostentamento, e a chi, dopo 104 giorni, solo ora sta rientrando in una nuova fase di normalità. Il nostro auspicio è che anche a loro dovrà andare la nostra attenzione e responsabilità.

Come ho avuto modo di esprimermi a livello personale su un settimanale, in questi frenetici giorni di rientro ad una non facile normalità, ci si chiede quali siano le ricette per il rilancio dell’economia nelle valli.

Non sono un economista ma un attento osservatore. Il percorso economico della Leventina è stato contraddistinto da fasi alterne, decenni di regie federali e di boom economico, grandi cantieri autostradali e ferroviari, per arrivare ai giorni nostri con progetti limitati nel tempo ed una operosità sul territorio fatta da artigiani, piccoli e medi imprenditori. E qui mi viene in mente la favola della cicala e della formichina, civettuola la prima, operosa la seconda. La cicala – gli anni del boom economico; la formichina – gli ultimi due decenni (ed ora a complicare è arrivato il Covid19).

Lo scorso fine settimana ho percorso la nostra valle da nord a sud, ho visto progetti di ampio raggio, ditte, commerci ed artigiani locali, settore primario in fermento ed una qualità di un territorio curato, dai boschi al fondovalle, nonché un settore turistico pieno di potenzialità.

Oggi vedo la Leventina e la nostra regione come la formichina operosa e responsabile nella sua economia. A livello di politica locale nel nostro gruppo, comitato e distretto, ci stavamo lavorando da diversi mesi: una piattaforma di discussione sulle tematiche economiche condivisibili tra le sezioni da far germogliare nei comuni o in Gran consiglio tramite la nostra rappresentante.

La responsabilità passa anche dalle scelte della politica locale; il nostro auspicio è che da qui all'aprile 2021 non sia un anno di immobilismo, ma bensì di attività di idee e dinamismo!

Alcuni aiuti a sostegno dell'economia locale sono stati presi, ma ci auspichiamo che altri devono arrivare affinché si possa sostenere al meglio la nostra popolazione.

Oggi nella fase Covid 19, ci accorgiamo che anche nelle valli si può vivere e lavorare, grazie al telelavoro, ma, a maggior ragione, le strategie sull’economia nelle valli vanno coordinate a livello comunale e cantonale.

Ad esempio, la riduzione degli investimenti sulla cura dei sentieri nelle valli è oggi sensata?

Secondo gli esperti questa situazione ci accompagnerà per mesi, se non per anni. Tradotto in termini turistici e pratici lo stiamo percependo in queste ultime settimane con una maggiore presenza di ospiti nella nostra regione e nel nostro Comune. Un’occasione unica da non perdere, quale opportunità turistica: ospitalità ed accoglienza si traducono in indotto. Certamente da regolamentare e dirigere. Le residenze secondarie e la destinazione nelle valli saranno nuovamente sempre più ricercate. Ricordiamoci dei trascorsi positivi dati dalla strada alta. Oggi questa opportunità è da cogliere, facendo squadra sul territorio, per di più dove la strada è già tracciata.

La mozione sull'analisi dell'ubicazione di Faido quale sede del museo del territorio, crediamo che sia un'opportunità ora da evidenziare, se non ora, quando?

A livello federale, invece, un allentamento della legge sulle residenze secondarie, sarebbe sensato per dare una boccata di ossigeno all’economia delle valli.

La morale della favola dello scrittore greco Esopo ci racconta di essere premurosi e responsabili oggi per non rammaricarci domani, lavorando nel presente con responsabilità ed impegno.

Noi siamo pronti a farlo!

A nome del gruppo PLR vi ringrazio per l'attenzione.

Emanuele Gambina

Jessica Beffa
Brenno Celio
Riccardo Defanti
Giorgio Falconi
Igor Farei-Campagna
Domenico Gada-Barenco
Omar Pedrini
Cinzia Pellegrini
Patrizio Rosselli